La Repubblica romana del 1849

44 La Repubblica Ro111a11adel 1849 ... * * Il generale Oudinot avendo avuto lutto il tempo necessario per rinforzare il suo esercito e rimettersi dalle busse toccate il 30 aprile, intraprese regolarmente l'assedio di Roma. Il forte d'attacco aveva per centro la Porta San Pancrazio e stendevasi dalla Porta Por• tese a Porta Cavalleggieri. La sera del 2 giugno Oudinot diede principio alle operazioni di offesa impadronendosi per sorpresa di Villa Panfili che era difesa dal battaglione Mellara; poi del casino dei Quattro Venti e quello del Vascello, importantissimi posti per la offesa come per la difesa. La mattina del giorno 3, i romani si svegliavano al rombo del cannone. Garibaldi era sul colle di San Pancrazio insieme ai suoi migliori ufficiali: Manara, Medici, Mellara, Masini. li vascello è ripreso con grandissimo impeto, ma anche con molte dolorose perdite; anche il casino dei Quattro Venti fu ripreso e poscia perduto un'altra volta. Quivi lasciava la vita Masini. Per diciotto giorni ·continuarono i francesi i lavori d'approccio, stringendo sempre di più la città in un cerchio di ferro e di fuoco. I romani si difendevano con coraggio ed ostinazione dalle mura; e ai montÌ' Pario!' si trovava Berti Pichat coi suoi bolognesi. Garibaldi ed i triumviri erano contenti della difesa. Fin dal primo momento dell'attacco il triumvirato non aveva cessato di incoraggiare il popolo con patriotici e vibrati manifesti. Il 3 giugno appariva il seguente manifesto. Romani, " Al delitto d'assalire con truppe repubblicane una Repubblica amica, il generale Oudinot aggiunge l' inBib' oteca G110 Biar~o

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