La Repubblica romana del 1849

42 La Rep11bblicaRomana del 1849 cipt. L'universalità degli elettori si accostò all'urne. Dovunque e sempre l'elemento municipale rappresentò l'elemento conservatore dello Stato. Taluni paventavano che tra noi s'insinuasse in esso uno spirito di retrogressione. Or bene, sotto il rugghio della tempesta, iniziato già l'intervento, mentre le apparenze accennavano a una vita di giorni per la Repubblica, esciva dai municipt l'adesione più spontanea, più unanime alla forma scelta. Agli indirizzi dei Circoli e dei Comandi della guardia nazionale s'unirono nella prima metà di questo mese i municipi tutti, da due o tre infuori. Io ebbi l'o• nore di trasmettervene la lista, o signore. Essi dichiararono devozione esplicita alla Repubblica e convincimento che i due poteri sono incompatibili in un solo individuo. È questo, concedetemi [di ripeterlo, un fatto decisivo; una seconda prova legale confermante la prima e fondamento irrecusabile al nostro diritto. " Quando le due questioni - repubblica e abolizione della potestà temporale - furono poste all'Assemblea, alcuni fra i membri, più timidi dei loro colleghi, stima• rono che l'inaugurazione della forma repubblicana fosse prematura e di fronte agli ordini attuali d'Europa pericolosa: non uno solo votò contro il decadimento del papa-re, destra e sinistra si confusero in un solo pensiero. " A popolo siffatto oserebbe un governo libero comandare, senza delitto e contraddizione, il ritorno al passato? Quel ritorno, pe nsafeci bene, signore, equivarrebbe a un ripristinamento dell'antico disordine, delle società segrete consecrate ~Ila lotta, dell'anarchia nel core d'l• talia, della vendetta innestata in un popolo che oggi non chiede se non d'obliare. Quel ritorno sarebbe una fiamma di guerra permanente in Europa, un programma di partiti estremi sostituiti al governo repubblicano ordinato ch'oggi rappresentiamo. 81 oteca C, '10 B1,.irco

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