La Repubblica romana del 1849

34 La Repubblica Ro111a11a del 1849 Questo maggiore con 300 dei suoi s'impadronisce di una casa, e Bixio, ajutante maggiore di Garibaldi, se ne accorge; lancia il cavallo come un furioso, scuote il cancello, v'entra, investe il maggiore, lo afferra pei ca• pelli e grida: " Arrendetevi! ,, lo trascina in mezzo ai suoi, costui dà l'ordine della resa, e la compagnia in• tera viene condotta prigioniera al quartier generale, e di là spedita a Roma. E mentre Molière da una porta, e la prima brigata di Levaillant dall'altra, trovavansi in cosl mali termini, il capitano'.Faber disse al generale Oudinot di riconoscere una strada coperta la quale girando il Vaticano mette a Porta Angelica: e tentò condurvi la seconda brigata; scese egli in una gola, poi piegando a destra, in fondo della valle, s'accorse del granchio preso quando la testa della colonna fu salu.ata da nutrito fuoco dei nostri postati sui giardini del Vaticano. Tennero saldo però i francesi, e risposero; anzi piantarono in batteria due cannoni sotto il fuoco; e qui i carabinieri romani, che si dissero cosl devoti al papa, puntarono cotanto bene le loro carabine ai petti dei difensori del papa, che ne menarono scempio, e cadde anche Faber, audace se non astuto. Dopo questo episodio, i francesi batterono in ritirata su tutta la linea fino a Castel Guido. Nella battaglia del 30 aprile, glorio•sa per le armi re• pubblicane, i francesi lasciarono 8oo morti sul campo; 530 feriti e 300 prigionieri. Dei nostri :i14 fra morti e feriti, fra cui 25 ufficiali e 7 cittadini, e un prigioniero, il povero Ugo Bassi rimasto indietro per soccorrere un morente e armato della croce di cui quei signori erano i cavalieri erranti. ,, · Bibl <>tecaGho Biarico

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