La Repubblica romana del 1849

12 La Rep:1bblicaRomana del 1849 Prima della verifica dei poteri e della costituzione degli uffici, il deputato Garibaldi si alzava e richiedeva che l'assemblea proclamasse la Repubblica senza per• dere tempo nelle inutili formalità. Questa proposta era .rispettata e soltanto il giorno 8 di febbrajo si apriva la discussione fondamentale sulla forma di governo. Primo a salire tè tribuna fu il giovane deputato Savini di Bologna il quale disse che la Costituente sovrana non poteva gettare dietro le sue spalle il principio di libertà e d'avvenire dal quale aveva ricevuto la vita, per rifare il passato. Dovere la Costituente dichiarare decaduta di diritto la sovranità dei pontefici, poichè Pio IX spegnendo in sè per gli interessi mondani il carattere santo del suo ministero e abbandonando per viltà il seggio del suo potere temporale aveva aperta la strada all'in· staurazione del diritto popolare. Seguiva il Mamiani con un lungo discorso diligente• mente preparato, in cui diceva che a Roma non potevano regnare che i papi o Cola di Rienzo; e la decadenza di quelli conduceva di necessità ali' istituzione della Re• pubblica. Che egli conveniva con buona parte dei col• leghi suoi, che il governo del papa, quando non fosse temperato da guarentigie rappresentative, avrebbe con• tinuato ad essere un flagello per l'Italia e per la reli• gione; riconosceva che la Repubblica è il governo che meglio si confà alla dignità della nostra natura e tocca l'ideale della perfezione civile. Le sue objezioni si fon• davano quindi unicamente sull'essere dei fatti esteriori, sulle condizioni dell'opportunità. Affermava quindi che in Italia non si poteva contare sull'entusiasmo delle mol• titudini. Non credere egli a codesta marcia trionfale, che alcuni, vantando, preconizzavano, del vessillo repub• blicano per le terre d'Italia. Qualche mese fa, aggiungeva il Mamiani, era forse opportuna la Repubblica; ma non oggi che tutta Ji:uropa pende a reazione. Dalla Bibl oteca Gi'1o Bianco

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