La quistione romana nell'Assemblea francese

44 LA QU1STIONE ROJ\UNA leone nonaparte. (Segni d' approvazione a sinistm.) O un' accusa, o una dimissione, qui non ci è mezzo ! se nqn volete spingere il Presidente ad uno di questi estremi , conformatevi alla lettera nel senso che io l' ho spiegata. Ma si opporrà per ultimo : se l'Austria sostiene il Papa, se la Prussia e la Russia si dichiarano per l'Austria, che farem noi? romperem forse la guerra? Ma rispondete voi ' a una mia domanda : volete voi l' obbrobrio , lo spregio delle nazioni e della storia? Voi volete imporre alla nostra giovine repubblica una di quelle viltà che hanno disonorato e fatto scadere sì presto il regno di Luigi-Filippo. Credete voi che la Francia nominando Bonaparte abbia obbedito ad un senso di timore? non avete ancora compreso che la elezione del 1 o decembre era una solenne protestazione contro codesta miserabile politica della pace ad ogni costo? (Vive acclamazioni a sinistra; agitazioni e rumori su d'alt1·i banchi.) E la nostra armata, sulla quale avete pur uopo di contar qualche cosa, non sarà stata da voi condotta al piede del Campidoglio, non si sarà infiammata alla presenza di così solenni rimembranz~, se non per essere condannata all'ultima delle vergogne? (Applausi a sinistra.) Io ho finito; ma tre insegnamenti siano il frutto delle mie parole. Il primo, che le coalizioni son sempre funeste all' onore ed alla sicurezza della patria ; il secondo, che egli importa a tutti i partiti senza riserva il sopravvegliare attentamente che il potere esecutivo non esca dai limiti a lui segnati dalla Costituzione; il terzo, che un governo non viola mai impunemente il proprio principio : dovea adunque la repubblica francese correre a schiantare la romana (t)? (A sinistra. Ottimamente! bravo!) (l) Una ?'epubblica contro ~ma r epubblica! lo uon finisco di ma-

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