La quistione romana nell'Assemblea francese

'NELL' ASSEMBLEA FBANCESB. '1.23 Luigi Capeto. (Calda adesione a diritta; lunga impressione.) · UNA vocE a sinistra. E si fece bene (1) (Vive e molteplici protestazioni in contrario dalla diritta.) l\1. DE MoNTALnrBÉRT. Ma è tempo oggimai 3e voi me ne date licenza, che io mi accosti all'esame della quistionc romana, la quale può riguardarsi sotto tre aspetti, confusi come a disegno dalla più parte degli oratori che mi han preceduto. La sovranità temporale del Papa, l'intendimento della spedizione romana, e la qualità delle istituzioni o libertà che trattasi oggi di guarentire allo Stato pontificio. Lascerò dall' un dei lati i due primi aspetti , siccome quelli che sembranmi abbastanza determinati dai voti dell' Assemblea. Certo quanto alla sovra· nità temporale del Papa in sè medesima ed all ' intendimento della spedizione , i voti sovrani dell' Assemblea sono pronunziati. Egli non ci può -essere appello contro queste determinazioni sovrane, se ciò non fosse innanzi al tribunale ' della posterità ; ma quanto al presente io non veggo che una sola quistione essenziale, quella cioè del grado di libertà che la Francia può e deve reclamare dopo di aver ristabilito il ;Pontefice sul suo trono temporale; una tal quistione intendo io diffinire, discutere, approfondire quanto mi fia possibile. (t) Non passi inosservata al lettore questa parola : l'impudente cinismo onde deriva ci convince troppo dolorosamente, che tutta la fùrl.litezza del nostro secolo umanissimo non è bastata a spegnere la funesta genia delle tigri che vituperarono cd insanguinarono la Francia nel 03. Ci sono, ci sono tuttavia e per ogni dove: la salu te della Eocictà è nel tenerle tra i cancelli : faccia la Provvidenza che gli sforzi riescano!

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