La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSlìllt:BL~A FUANCESE. 121 perfezione che viene alla virtù dalla sventura. Ebbene ! Pio IX ha conosciuto questo mistero : egli ha conosciuto la sventura, ma egli ha conosciuto in oltre ciò che vi ha di più crudele, di più straziante nella sventura : la swnoscenza. E tuttavia io non nel compiango, io ne l' onoro anzi e starei per dire che ne lo invidio. Il non fare ingrati può esser di tutti, in quanto a ciò basta non esser benefico; per far degli ingrati egli conviene voler far bene a' suoi simili, aver tentato qualche gran cosa per l' umanità; e però non è di tutti il fare degli ingrati! }....elici coloro che gli fanno! ma guai a coloro che lo sono l guai a coloro che si costituiscono organi e patrocinatori della ingratitudine! (Vivi assentimenti a dritta.) E ingratitudine si è trovata non pure in Roma, non pure in Italia, ma in Europa, ma in quest' Assemblea; chè egli è sovrana ingratitudine verso il Pontefice lo sconoscere a questo segno le sue virtù e i suoi servigi ; è sovrana ingratitudine verso lui il rispondere al suo contegno e alla sua vita colle velenose accusazioni dell'oratore odierno , e colle ingiurie grossiere delle quali la le- , gittima sevèrità d.el nostro Presidente fè giustizia l' altro giorno; ma che il Monitore conserva per istruzione della posterità indegnata. Ebbene! a tale ingratitudine che ha trovato su questa tribuna stessa strumenti sì deplorabili, deh ! che egli mi sia dato contrapporre il tributo solenne della mia ammirazione , della mia riconoscenza , e del mio amore. A dritta. Oh bene l a maraviglia. UNA vocE a sinistra. Costui si crede di predicarci in quaresima l M. DE MoNTAL. Un'altra parola innanzi di lasciar questo suggetto, cui mi è stato duro e spiacevole di toc11

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