La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSEJ\lBLEA. FRANCESE. .115 IL P .RESIDENTE. Parola troppo personale! M. ANTONY TnounET. L'onorevole M. Victor Hugo non è presente ; voi investite un assento , il che non par degno di voi. (Viva agitazione, parecchi ?'appresentanti della sinistra si levano in piedi e sembrano volere abbandonare la sala. -Scoppia un gran parapiglia. - Da tutte pa1·ti All'ordine! silenzio! a sedere ! a sedere!) IL PRESIDENTE (all'oratore in mezzo del tumulto). Voi dovete lasciar M. Victor Hugo ; io non tollererò che si tocchi la sua persona. 1\I. DE MoNTALEMBERT. Io non tocco la persona di M. Victor Hugo..... IL PRESIDENTE. Rispondete ai suoi ragionamenti e lasciate stare la sua persona. (Benissimo !) M. ANTONY Tnoumn. Manco male! Un po' di giustizia anche per loro ! IL PRESIDENTE ('rivolgendosi all'estremo della sinistm.) Ma voi a furia di strepiti non volete neppur sentire ciò che dice il Presidente ! Se non volete sentirlo oggi da me, lo leggerete domani nel Monitore. Voi vi lasciate trasportare troppo dalla violenza ! ve lo dico ! · (Sclamazioni a sinistra.) M. PAscAL DuPnAT. Io dimando la parola per un appello al regolamento. IL PRESIDENTE. Ma che entra qui codesto appello? M. PAsc.u. Io vengo a dirvelo e intendo rivolgermi all'Assemblea. (M. PascaliDuprat monta alla tribuna e vi ci si presenta a fianco di M. de Montalembert.) Dalla diritta : All'ordine! all'ordine! Voi non avete la parola. (Il Presidente invita M. Pascal Dupmt a scendere dalla tribuna, e scambiate con lui alcune pa-

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