La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSE!IIBLEA FRANCESE . 87 UNA vocE a diritta. Contate! Contate! M. THURlOT. Egli era unVescovo scismatico, falsatore di scritture pubbliche e private, che per un séguito di menzogne continuato colla perseveranza la più procace, era riuscito a sorprendere la buona fede di Leone XII, carpendone una nomina di Vescovo, cd usurpando... . . ( Reclanwzioni a sinistra; dalla diritta : Continuate! Continuate! ) IL PnEsm. (volgendosi alla sinistra). Voi non avete il dritto d'impedire che altri riferisca dei fatti ! ALcUNE voc1 a sirtistra. Essi son falsi! E poi è stato egli condannato? M. THURIOT (seguitando) .... e che espiava la sua condanna in una delle meno incommode prigionie, quando per la scroccheria sacrilega onde era convinto, sarebbe stato in qualunque altro paese condannato ad un galera a vita. Signori ! può ben essere che il regime da me ombreggiato sembri libertà a una certa generazione di persone; ma queste son quelle senza dubbio che appellarono tempo di libertà l'epoca funesta in cui le nostre leggi, i nostri dritti, le nostre guarentigie, l'inamovibilità della magistratura, la spada dei nostri Generali, tutto fino la forbitezza ùella nostra società incivilita era fatto giuoco del capriccio popolare. (Vive reclamazioni a sinistra.) A diritta. Bravo! Benissimo! M. VICTOR LE FRANe. Noi saremmo meno liberi se non vi fossero stati tali uomini. Co~venia dire co4 desto ' quando essi erano in auge! essi allora vi han protetto. i\1. TnuniOT. Io non sono stato protetto da alcuno! M. VIeTon. Questo poi è un altro discorso!

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