Ernesto Renan - Che cos'è una nazione?

coltà diverse, spesso opposte, le nazioni servono all'opera comune del!.a civiltà: tutti portano una nota a questo g["ande concerto dc l'umanità, che, insomma, è la più alta realtà ideale che noi raggiungiamo. Isolate, hanno le loro parti deboli. Io spesso mi dico che un individuo che ,a,vesse i difetti nitenuti v:irtù nelle nazioni, che si nutrisse di vanagloria, che fosse a tal punto geloso, egoista, litigioso, ché non potesse s:opport.M nulla senza inalberarst, sarebbe l'uomo più insopportabile. Ma tutte queste differenze particolari scompaiono nell\insiemc. Povera umanità! quant'hai sofferto! quante prove ancora ti attendono! possa lo spirito della saggezza gu,idarti perchè tu sia preservata dagli innu_merevoli pericoli di cui. la tu.a strada è seminata! Io riassumo, signori. L'uomo non è schiavo, nè della sua 1,razza, nè della sua lingua, nè della sua religione, nè del corso dei fiumi, nè della drirezione delle catene montagnose. Un grande aggregato d'uomini, sano .di spirito, caldo di cuore crea una coscienza morale che si chiama una nazione. Fin che questa coscienza morale prova la sua forza con ,i sacrifici che esige l'abdicazione dell 'indi:viduo al vantaggio -cieli.a comunità, essa è legittima ed ha diritto d'esistere. Se si levan dubbi sulle sue frontiere, consultare le popolazioni disputate: è bene in loro il dir,itto d'avere un'opinione in proposito. Sorrideranno i trascendentali della politca, questi infallibili che passano il tempo a ,ingannarsi, e che dall'alto dei loro principi superiori, han compassione della nostra bassezza. ConsultMe le popolazioni? ma via, è una bella ingenu~tà ! Ecco le mise.rabili idee francesi che pretendono sostituirsi alla d1plomazia e alla guerra con mezzi d'una semplicità fanciullesca 1 - Un momento, s.ignori, lasciamo passare iii sogno dei trascendentali; sappiamo subire :il disdegno dei forti. Forse dopo molto infruttuoso andare a tastoni, r,itorneranno alle nostre modeste soluz1oni empiriche. Il mezzo d'aver ragione nell'avvenire, è, in certe ore, ,il saper resistere all'essere fuor di moda. B blic-.eca Gino Branco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==