Il problema burocratico

-9debellato, finchè sussista la presente configurazione dello Stato, che esige un mostruoso acçentramento di tutti i poteri, e quindi crea la tirannica sovranità della burocrazia. Finchè a Roma si dovranno ott~nere, in linea di favore, pel tramite di insistenti sollecjtazioni e di lente avare concessioni, tutte quelle opere di pubblica utilità, che più speditamente e più onestamente si potrebbero deliberare ed eseguire senz'altro nelle lontane provincie sotto l'occhio vigile degli interessati, il parlamentarismo sarà sempre un regime di mediazione, · di transazione e di servizievole accattonaggio. Il più stolido dei deputati, sordomuto nell'aula ma solerte frequentatore di uffici ministeriali, avrà modo di giustif.care la sua funzione, quando potrà dimostrare di aver lavorato per gli interessi del suo collegio. Potrà essere un uomo senza partito, senza convinzioni, senza carattere: non sarà però sprovvisto di benemerenze nel giudizio dei suoi elettori. Per vincere il parlàmentarismo bisoina disfare lo stampo napoleonico e prefettizio, in cui si· è foggiata la mostruòsa centralità dell'amministrazione unitaria dello Stato. Bisogna strappare di mano alla burocrazia della capitale le armi, di cui si serve per dominare i ministri e i ministeri, i deputati e le Camere, , i municipi, le provincie e tutto il paese. B,blioteca G ""O Bianco

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