Enrico Ferri - Discordie positiviste sul socialismo

- 68 - Eppure anche qui, come per i rapporti fra proprietà collettiva e nevrosi, che al G a - r o fa 1o sembravano pur col:>ìenigmatici, la spiegazione è altrettanto limpida e positiva (1). (1) Più recentemente il Ma s è D a r i , nella sua introduzione ai Problemi sociali del G e o r g e (Torino 1895, pag. C.) opponeva ancora al socialismo marxista, che mentre una trasformazione sociale in senso collet• tivista non potrebbe , secondo, lui ottenersi che colla distruzione violenta dell' economia individualista, il passaggio invece dalla primitiva comunione della terra alla sua appropriazione prima famigliare e poi individuale, si sarebbe fatto, dice il Ma s è .Dar i, " senza lotta, senza violenze, St'nza ribellioni ". Ora, lasciando le profezie sulla inevitabilità della violenza nella trasformazione dell' economia individualista (mentre ogni giorno ne vediamo qualche parte o qualche funzione trasformarsi pacificamente in proprietà •o funzione collettiva), è assolutamente fantastico affermare che la sostituzione della proprietà individuale a quolla collettiva sia avvenuta senza lotta e senza violenza. Già per i tempi preistorici non si hanno documenti nè pro nè contro, ma ogni presunzione è che la tra- . sformazione sia stata violenta, perchè tutta la vita dell'umanità primitiva è improntata di violenza. Manei tempi storici poi, com'è•possibile dimenticare le prove documen81blìotecaGmoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==