Giuseppe Bianchi - Uno sguardo al Carmelo in onore di Pio nono

-21Ma il fiammeggiar delle tremende spade Di que' pochi tal è, che , a lo spavento , Al suo! già un terzo de' nemici cade Senza provarsi ; il resto al gran cimento Resiste, no a ferir , a scorger rade Più sempre sue falangi, a dare al vento Fallaci colpi , chè lo stuol che pugna Veloce è si che fol gor noi raggiugna. Veloce l . . c nel piagar ! ahi che di sangue Schiude ognun ferro , che con linuo rota , Largo tort·cutc, pc r cui cade c lauguc , D'orgoglio , di poter , di senso vuota , Ad ogni giro , forte schiera esang ue A farsi muta ed in eterno immola ! Così in brcv' ora di tremenda lutta L' innumcrcvol oste è appicn distrutta. Ah vidi , vidi e tremo, o mia Teresa l . . , Ohimè, ch' Ella scomparve ! .. ah se fu dono Lo scoprirmi suo volto , il duol mi pesa Dell'insapulo c presto suo abbandono l Ne piansi ; e qui del Monte alla discesa In onta al mio voler , qual lampo io sono : Or che più dir? .. mancò lena al desio : Oh ycssilli l oh Carmelo l oh llali:1! oh PIO' - ,. l o

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