Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

- 75Sarebbe puerile ritenere che il Partito Socialista Italiano si sia messo fuori dell'Internazionale Comu• nisla per il solo fatto di non aver voluto eseguire una del!e 21 condizioni (esclus_ione dei riformisti). Basta ri• leggere il complesso delle deliberazjoni del II e III Congresso mondiale, e confrontarne lo spirito anima• tore con tutta l'attività e l'orientamento del Partito Socialista Italiano per r.onstatare subito, non soltanto una divergenza crescente, ma addirittura un'opposizione irriducibile fra loro; opposizione che salta agli occhi in tutti i campi, senza nessuna eccezione. Qualche parola sul gruppo La21zari-Maffi-Riboldi. Costituitosi alla vigilia del Congresso, questo gruppo, di fronte alla disciplina di frazioni fortemente organizzate provvedute di mandati imperativi, non ha potuto raccogliere che un piccolo numero di voti. Tuttavia il fatto che, ~d onta di tali difficoltà, la provincia di Mi• lano gli ha dato 1062 voti, st-a a provare che la sua forza reale in seno al Partito deve essere superiore alle cifre risultate al Congresso. I discorsi dei suoi rappresentanti costituiscono un formidabile atto di accusa rontro i capi massimalisti,, responsabili della vertigi• nosa involuzione riformiAta del Partito e dell'allonta• namento di e11sodalla III Internazionale. Lazzari, che incarna l'onesta coscienza rivoluzionaria, si è ribellato contro i sofismi oon cui si è voluto mascherare il tradimento dei serratiani. E i miserabili colpi di spillo, dei quali Serrati ha crivellato il vecchio lott-atore, non hanno fatto altro che mettere a nudo tutta la grettezza B1bloteca Gino Bianco

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