Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

- 68Anzitutto definisce la liber_tà di pensiero e ne tracr.ia i limiti (la pubblicazione del settimanale riformista la ) • Critira sociale• che vive quasi esclusivamente sugli annunzi delle grandi banche e delle società anonime, ha essa qualche relazione coi limiti della libertà di pen• siero e della propaganda delle proprie idee ?). In seguito Baratono si domanda : che cosa è collaborazionismo. La definizione di esso gli sembra difficile. Egli incomincia presentando degli esempi semplici. • Quando compriamo qualche cosa - egli dice con aria ing,mua - facciamo della collaborazione. Se non si dovesse collaborare con nessuno (sic!) è meglio tirarsi un colpo di rivoltella•. Ma un momento dopo egli diventa più serio. • Se nel• l'azione parlamentare noi qualche volta (re sic!) ere• diamo che si possa favorire la formazione di un Governo che ponga fine alle sanguinarie violenze fasciste, anche appoggiando così qualche frazione borghese, siamo stati collaborazionisti anche noi in quel caso ... Il gruppo doveva sposare una causll. che non ara prettamente socialista, ma anche borghese, perchè cost salviamo la borghesia dalle tabi che la rovinano • . Cosl parlò il relatore ufficiale dei massimalisti. E due giorni dopo, dalla stessa tribuna, un altro oratore della frazione serratiana, Serrati in persona, dimostrava luminosamente ·il fascismo essere fenomeno internazio• nale, • un fenomeno di reazione borghèse, identico do• vunque ..., un vasto fenomeno cui partecipano. i figli della borghesia •. Bara tono, per giustificare la sua tattica, per un solo argomento: gli elettori, terrorizzati dai fascisti, ce lo chiedono, e n<_>diomandando il loro voto, lo abbiamo promesso. Ma egli ha paura di generalizzare: collaborare col Governo contro il fascismo (idea evidentemente altrettanto utopistica quanto stupida, come è stato dimostrato B blioteca Gino Bianco

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