Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

- 26 - non aveva prevalentemente lo suo radici in una conce• zione rivoluzionaria. Essa, tanto presso i massimalisti unitari, quanto specialmente presso i centristi, era ed è in4.uinata da idee aperta mente riformiste. Come lo• .gica conseguenza, queste correnti di idee debbono condurre al ministerialismo. Il •collaborazionismo• della destra del Partito, è conseguente e conscio riformismo. Il riformismo del centro e della maggioranza della si• nistra del Partito porta in seno la tendenza a svilup• parsi in •collaborazionismo•. Questo sviluppo non si impedisce affatto mediante fulmini cartacei contro il • ministerialismo •. Esso si può contrastare soltanto eli• minando il riformismo, ogni specie di riformismo, e or• ientando il Partito e tutta la sua attività verso la ri• voluzione. Ma - dicono i sostenitori della « collaborazione • e segnatamente della partecipazione dei socialisti al Ministero - l'ingresso dei socialisti al Governo dello Stato borghese di classe, non è forse un avviamento alla rivoluzione, anzi già una parzi~le conquii;:ta del potere, un inizio della rivoluzione if.el proletariato? Non è forse esso la inevitabile espressione storica di una specie di stato di equilibrio instabile nei rapporti di potenza tra borghesia e proletariato ? Il proletariato, ancora troppo debole per poter strappare alla borghesia tutto il potere statale, è però abbastanza forte perchè la bor• ghesia debba cedere una parte di qu%to potere alla classe operaia, alla sua rappresentanza politioa. Ogni seggio ministeriale ..conquistato da ùn socialista significa una posizione strappata dal proletariato alla borghesia, e serve agli interessi della classe proletaria, all'ampliarsi e consolidarsi della potenza proletaria. Noi comunisti abbiamo, sul valore della • collaborazione delle classi • e in particolare del • ministeria• .Biblioteca Gino Bianco

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