Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

-13riformismo nel Partito rimane inalteratoancbe quando si mettano in calcolo i 3765 voti dati ai suoi avversari più decisi al Congresso di Milano, al gru.ppo MaffiLazzari-Riboldi, il quale, fedele al deliberato del III Congresso dell'Internazionale comunista, chiese nella sua mozione l'espulsione della frazione oollabora~ionista. Le cifre, nella loro inconfutabilità, oi dicono però un'altra cosa ancora. Parallelamente all'accrescersi dell'influenza del riformismo nel· Partito si è verificata la diserzione delle masse proletarie da esso. Con l'ala sinistra, ohe a Livorno si staccò dal Partito socialista italiano e oostitui il Partito comunista, quello ha perduto non solo il suo più forte baluardo contro' il riformismo, ma anche la più potente forza d'attrazione_ sulle . masse. La via verso destra, verso il riformismo, è stata la via ·verso l'_indebolimento del Partito. A Livorno serratiani e turatiani insieme ottennero 112.000 voti. Quantunque il Pa1·tito contasse· alla vigilia del Congresso_ di Milano 106.845 iscritti, soltanto 84.019 vi mandarono i loro rappresentanti. In altre parole: più di un quarto degli iscritti, - 22.825 - non hanno creduto necessario di farsi rappresentare al Congresso, ohe doveva decidere sul carattere del Partito, sulla sua attività é conseguentemente anche sulla sua appartenenza alla terza Internazionale. Confrontato col numero dei voti della destra e del centro a Livorno, il deficit ascende perfino a 28.000 circa. Noi vediamo dunquè parallelalllente alla diminuzione del numero degli iscritti, anche un crescente disinteresse per la vita e l'attività del Partito. Questi sono i frutti della poÌitioa unitaria riformista dopo Livorno ! Dove sono andate le niigliaia di operai ohe in · questi mesi hanno volto le spalle al Partito socialista italiano, senza essere sostituiti da nuovi proseliti? Una B blioteca Gino Bianco

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