Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

-12essi lanciarono il sentimentale appello all' unità del Partito. Rinssumendo: l'atteggiamento dei massimalisti unitari verso i riformisti ed il riformismo è stato ambiguo, equivoco, incerto, pavido. La lotta contro il riformismo fu una lotta finta, una vana schermaglia. Nella lotta contro Modigliani,. Treves e tutti quanti i collaborazionisti, i Serrati, Baratono, ecc., sono diventati essi stessi riformisti. Certo, i capi massimalisti hanno parlato con frasi altisonanti di rivoluzione, hanno assicurato il carattere rivoluzionario del Partito. Ma l' hanno fatto per quello stesso senso di • delicatezza •, per cui un individuo che sta per prendere moglie una seconda volta, suole lodare le virtù della • defunta•. La •vittoria• massimalista rammenta vivamente questo aneddotico dialogo. Il soldato: • Bignor capitano, ho fatto un prigioniero•. Il <lapita.no: • Portalo qui>. Ilsoldato: • Signor capitano; questa canaglia non mi vuol mollare•. Del resto, l'affermarsi del riformismo nel Partito si è manifestato al Congresso di Milano anche nelle cifre . .A. Livorno là frazione di Serrati ottenne 98.000 voti eirca e quella di Reggio Emilia 14.000. Al Con• gresso di Milano invece la mozione massimalista ottenne solo 47.628 voti contro 19.916 affermatisi sulla mozione dei collaborazionisti . .A. questi però si devono senz'altro aggiungere· gli 8000 voti dei centristi che seguono .A.lesssanùri, e che. in fondo sono . dei riformisti ai quali manca soltanto il coraggio di professarsi apertamente come tali. · · Ciò dà un totale di 27.996 voti. Il riformismo ha dunque raccolto più di metà dei voti, che si sono affer• mati sulla mozione dei massimalisti. Certo un ragguardevolissimo aumento nel breve spazio di tempo trascorso dalla scissione di Livorno in poi. Il forte aumento del Biblioteca Gino Bianco

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