Filone di Alessandria - Sul debito che hanno i figliuoli d'onorare i genitori

t7 cine di mil]jaia di uomini, quante ho detto in altri scritti si tenevano tranquille entro lor tende. Quand' ecco un uomo nè ignobile , nè oscuro , spregiando il precetto c beffandosi di coloro, che f osservavano , uscì a far legna, col reo intendimento di menar vanto della sua empietà. Tornavasene egli col fascio di legna sulle spalle : gli altri che stavano nelle tende sebbene sdegnati ed inaspriti a quel delitto , non ardirono far novità per riverenza alla religione tlcl tentpo. Ma poi l' accusarono al magistrato : e il reo fu imprigionato e condannato a morte, e dato ad essere ucciso in man (li coloro , che primi lo videro in colpa. Per quanto dunque pare a me ,. non è permesso nel tempo dci settenarii accende· re il fuoco , per quella ragione , che a suo luogo io dissi , a modo che non è lecito ;1eppure raccogliere esca pel fuoco. XX. A coloro i quali chiamano Iddio a testintonio del falso giustainente c meritamente è posta la pena di morte. l1nperciocchè neppure un uomo di mezzo ceto patirebbe di buon grado d' essere chiamato a conferma re il falso , an~i reputarebbe

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