Filone di Alessandria - Sul debito che hanno i figliuoli d'onorare i genitori

\ / :16 padre sì crudo che lasciasse perire di fame quel ·figliuolo, c.he acciecato dall' ira lo avesse offeso. XVII. Che se nò le mani , ma le parole avesse ·il figliuolo usate a danno e scherno di coloro, coi quali avrebbe avuto a parlare sempre rispettosarrtente ; o se in qualche alt:fa guisa avesse fatta onta ai genito- ~~i sia punito di morte.. lmperciocchè sarà molesto e dannoso a tutti, e a dir meglio assassino colui' che non perdonò neppure a quel)i che gli diedero vita, e del cui sangve egli è nato, XVIII. In oltre colui il quale con volontà determinata viola il sacro settenario, è reo di morte. Che se alcuno vi ha immon- · do nell~ anima o n'el corpo, faccia di ·purificarsi , onde porsi a vita migliore : poichè la colpa, come disse colui, non entra nel coro divino. E fa prova di somma e1npietà colui , il quale osa affatto togliere cd aboli- -re le espiazioni. XIX. E ciò avcnne in quel ritorno d all' Egitto, q\!lando tutto il popolo si aggira... va peregrinando per aspri deserti : nel q~al · t empo corr~ndo il sacro set.tenario tante de- •

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