Giuseppe Zanardelli - Discorso pronunciato alla Camera dei deputati ...

39 fare per esso molti lavori di tela, per camicie ed altri indumenti che devono servire ai soldati della marina militare. Ma talvolta si è posti in questo bivio da cui non si esce: quello, cioè, per cui si è costretti o di non dare lavoro, o lavorando di fare concorrenza a qualcuno. . Nessuno, credo, negherà che il lavoro nelle car.. ceri occorra; tutti anzi ammetteranno che nelle carceri stesse il lavoro sia un elemento moralizzatore. Dunque, posto che si debba far lavorare, come del resto ci impone la legge, per evitare gli eventuali inconvenienti accennati dall'onorevole mio amico Elia, l'unica cosa da cercar di ottenere si è che questo lavoro si rivolga a manufatti che pro- ~ucano la minore concorrenza possibile agli operai locali. E questo appunto cercasi di fare aù Ancona. Una parte infatti dei condannati ai lavori forzati in Ancona lavora per panni e coperte ad uso carcerario, lavoro con cui certo non si fa concorrenza al lavoro libero degli operai anconitani; una parte lavora per seggiole ad uso di Chiavari, che assai bene riescono e che vengono trasportate all'estero, specialmente in Egitto: avvi soltanto una parte di lavoro che esercitandosi in prodotti di mobili o calzoleria può far concorrenza al lavoro libero locale. Ma non tutti i condannati sono atti a lavori specjali. ·Ed è quindi giuocoforza che una certa quantità di lavori venga a cadere fra i più consueti che sanno farsi dal comune dei prigionieri. Ad ogni modo riguardo all'attivazione del lavoro io temo piuttosto di incorrere nel rimprovero di non far lavorare i condannati che nel rimprovero op· posto. Ed anche ad Ancona infatti_, molti di quei condannati non lavorano punto.

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