Discorsi recitati da sua eccellenza il senatore di Bologna e da Vincenzo Gioberti ...

l.f geri, c più forti nelle ballaglie. li che non accadrebbe se il carattere religioso della guerra italiana fosse posto in maggior luce c aiutasse lo scopo politico ; come quello che da sè solo non è molto efficace sui rozzi intelletti, in cui le ideo di nazione o di patria dormono ancora. Ora a chi tocca l' uiJicio di muovere e di animare gli abitanti delle ville, se non ai Comun i cd ai Parrochi che hanno tanta autorità sugli animi dei loro popolani ? Nè con ciò intendo attribuire ai Chierici Wl carico disconveniente alla sa ntità del loro grado: quasi io volessi mutare i ministri di un Dio di pace in altrettanti banditori di od io fra le nazioni. Tale non è il carattere della guerra italiana, la quale non Yiene mossa nè contro la nobilissima nazione germanica, e nè anco l'Austria, ma bensì contro un governo ingiusto, reo di mi lle scelleratezze. Ai Tedeschi, agli Austriaci mette più conto averci per fratelli, che per conservi , per amici che per nemici ; imperocchè l' Italia aggiogata è loro di gravissimo peso, e alleala sarebbe utilissima per lo ragioni del traffico, e della politica . A qual pregio loro torna il conculcare presso di noi quei santi principii di affrancamento ch'essi attendono a stabilire n!!l loro paese ? Forse la libertà e l'autonomia

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==