Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

Ili tuto ricevere speciali spiegazioni dagli onorevoli signori ministri. Si è parlato della petizione di quei quarantacinque convittori della scuola di marip.a in Napoli , che erano stati congedati dallo stabilimento, in cui già attendavano al lor o corso, perchè la loro età era inferiore a quella prescritta dal novello regolamento. Ebbene, poichè non si trattava che di un regolamento, e dai regolamenti i ministri possono dispensare; ci sia lecito domandare se era assolutamente, rigorosamente necessario che coloro i quali si trovavano già nel collegio , e che avevano una posizione, per dir così, acquistata e guarentita all'ombra dei provvedimenti emanati dall'anteriore autorità legittima, ne fossero espulsi , gettando nel ma1contento e nello sconforto numerose. famiglie. Dobbiamo ammettere che questa necessità veramente non esistesse, quando ci è riferito che il generale La Marmora, uomo tenace della disci}!lina, e che certo non si lascia vincer e.da debolezza di sentimento, ha sentito il bisogno egli stesso, che è sul luogo di concorrere nella istanza che il nuovo regolamento non si applicasse in Napoli con assoluto rigore e si instituisse una .. classe preparatoria di studi per quei 45 fanciulli. Si è parlato parimenti della dimissione data in rnassa dal corpo dei macchinisti della marina napolitana, perciocchè in un nuovo ordina1nento fossero stati spogliati della graduazione di ufficiale che godevano in virtù Q.elle disposizioni pri1na vigenti in Napoli, e fossero stati ridotti alla condizione della bassa forza. Le dilucidazioni in proposito fornite d&.,ll'onorevole si- , gnor ministro della marina ci mostrano quale lodevole motivo lo determinò a rigettare le reclamazioni <li quei macchinisti, quello cioè di reprimer e un atto contrario

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