Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

~5 Governo nelle provincie che oggi compongono il regno .d'Italia, facendole prospere e felici. Dobbiamo da ultimo non interrompere un sol gi~rno la nostra propaganda morale per illuminare e convertire l'opinione de'paesi cattolici e principalmente della Francia. ~ Io spero che, con questi aiuti, con questi validissimi sussidi, le vertenti trattative del Governo italiano col francese potranno senza n1olto ritardo raggiungere il desiderato scopo, e che la natura delle cose ed il corso naturale degli avvenimenti faranno quello che l'onorevole Petruccelli ottener vorrebbe con altri espedienti, cioè rendere intollerabile la cont~nuazione del soggiorno del corpo di esercito francese in Roma. Qu~nto al sistema di espedienti da lui proposto, esso fu già discusso dall 'onorevole Carutti. _Egli ne mostrò storicamente le lugubri conseguenze. l\1a io Ini permetterò di aggiungere che, nell'argomento speciale di cui ci ocèupiamo, quegli espedienti sarebbero propriamente atti a condurre allo scopo contrario a quello cui il signor Petruccelli vorrebbe intendere. Infatti, una propaganda agit~trice e rivoluzionaria da noi importata sul territorio romano , la rivoluzione in pern1anenza con lo stato d'assedio, coi patiboli, col sangue nelle provincie nostre, questi sarebbero (non credo ingannarmi) i mezzi più sicuri ed efficaci di trattenere l'esercito francese a Roma, di dar ragione al Governo francese di 1nantenervelo per proprio conto ed interesse, per tema che una rivoluzione sanguinosa e sovvertitrice non valicasse le Alpi; e forse ancora di farvelo più oltre rimanere col plausc della opinione degli altri popoli civili di Europa! Passando alla questione interna, dichiaro che non è mio intendimento di scendere in troppo minuti particolari, ri-

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