Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

i i suo discorso, ci disse che la formala : libera Chiesa in libero Stato, esprimeva un concetto irnpossibile; che l~ Chiesa per essere libera dev 'essere Stato; che lo St ato con una libera Chiesa nel seno non è più padrone di sè; · che una Chiesa libera deve avere codici , gitrrisdizione esteriore, immunità, diritto di asilo, l 'autorità che arrogavasi con la bolla In ccena Domini; che perciò vi si propone nientemeno che di rito1·nare in pieno medio evo. Signori, così commentata quella ll:1agnifica forn1ola, noi la vediamo cambiata in quest'altra: Chiesa don~inat11'ice in servo Stato. lo non dirò che l 'onorevole Petruccelli , così ragionando, ha di1nostrato eli non con1prendere, uul, cl,irò piuttosto ch'egli ha troppo ingegno per non conlprendere una formola, nella quale tutti r avvisiamo l'inizio ed il fondamento della libertà e della civiltà moderna . Avrò io bisogno di rispondergli che la libertà della Chiesa ai nostri oechi altro non rappresenta che il complesso delle libert à individuali dei credenti semplicemente neJla sfera della dottrina r eligiosa ; rindipendenza di tutte le comunioni nella fede ; l'jncompetenza dello Stato ·in questo eampo dello spirito e della vita interiore, salva sempr e l 'incoluinità e la custodia dell 'o-rdine civile e della pubblica quiete sotto le garanzie e le repressioni del diritto corn.une, davanti a cui non vi hanno nè eT edenti , n è sacerdoti, ma ùappertutto. e sempre cittadini, eguali e so1nmessi innanzi all'impero della legge e della giurisdizione, che emanar debbono dall'unica legittima fonte della sociale potestà : che in fine non può in quella fonnola com- .Prendersi se non l'~ss oluta emancipazione della coscienza, santuario inviolabile, in cui anche avanti e senza gli art icoli for1nolati dal presidente del Consiglio..non potrà mrti essere che illegittima qualunque Ingerenza dèll 'autoriti\

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