G. Ippolito Pederzolli - Da Custoza a Lissa

- ·f6" - . t'hia nou si :;cavò la tomba, ma non 13 scavò ncp· pure a Cusloza c a Lissa. Sui campi di Custoza e a Lissa fece naufraggio la fama usurpata di qualche generale e di qualche ammiraglio, ma non la monarchia. Non è col fare, sia pur male, ehe la n1onarchia ha cessato di esistere di diritto in Italia: fu per non ater {atto che essa si uccise. La monarchia si è affilata la mannaia, col condannare vigliaccamente un esercito, balùo di forza e d'ardire, a rimanersene per Io spazio· ùi un intero mese, inerte spettatore, colle armi al brac· cio, della stupenda epopea prussiana, mentre erano manifesti i tranelli che la diplomazia andava tendendo all'Italia. Possiamo ingannarci, ma crediamo fermamente che i giorni della monarchia sono oramai numerati. .La questione di Roma che si avanza minacciosa e feclama imperiosamente una soluzione, sara forse il scgna~e dello sfacello di un' istituzione, che disonora oramai la nazione italiana, che alla prova non ha saputo mostrare che impotenza, vigliaccheria, calcolo e infamia.. 783

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