Ignazio Silone - Uscita di sicurezza

gnammo a passare la notte sulle sedie, dato che il villino era appena sommariamente mobiliato e non disponeva che si un solo letto. Assieme al finto pittore e a sua moglie eravamo un finto turista spagnolo, un finto dentista, un finto architetto e una ragazza tedesca finta studentessa. Ci conoscevamo già da un paìo d'anni, .ma i nostri rapporti, fino a quel giorno, erano stati esclusivamente di collaborazione tecnica per incarico dei rispettivi uffici dell'organizzazione cospirativa; non avevamo ancora avuto tempo e modo di stringere amicizia. Tutt'al più qualcuno di noi conosceva degli altri il luogo d'origine e la situazione familiare, e ciò per gli inevitabili riflessi che questi n.ati spesso avevano sugli espedienti della complicata vita fuori legge. Perché- dunque il fortuito incontro di quella sera m'è rimasto così a lungo impresso nella memoria? · Avvenne che il dentista ad un certo momento disse: - Questo pomeriggio sono passato davanti alla Scala. Una gran folla faceva coda per l'acquisto dei biglietti del prossimo concerto. Mi sono un po' fermato ad osservarla ed ho avuto la netta impressione d'un corteo di pazzi. - Perché pazzi ? - chiese il turista spagnolo. - La musica per te è follia ? - Non in circostanze normali - ammise il dentista. Ma, coi tempi che corrono, come ci si può distrarre con musica ? Si deve essere7 veramente maniaci. - La musica non è solo e sempre distrazione - osservò il turista spagnolo. - Se i musfrqmani potessero ora vederci e sapere di noi chi siamo e che facciamo - aggiunse il pittore - quasi certamente a loro volta, ci considererebbero pazzi. Non è 5 81bliotecaG1noBianco

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