Denis De Rougemont - Le libertà che potremmo perdere

CONTROFFENSIVA DELLA LIBERTÀ Abbiamo fin qui formulato due tesi principali. La prima è che nel nostro mondo complesso e privo di misura, la libertà è sentita da molti come « mancanza di sicurezza>).La seconda, che disponiamo di un vero capitale di libertà reali delle quali non abbiamo nemmeno più coscienza. Ne consegue un nostro indebolimento di fronte alla propaganda totalitaria. Angosciati dalle possibilità teoriche che superano le loro effettive possibilità, molti uomini sono spinti oscuramente a cercare discipline cieche che li liberino dai loro problemi individuali: la guerra, le dittature, i « guastatori» militari e politici, o anche più semplicemente l'anonimato collettivista. Altri, abituati al punto d'averne perso la coscienza alle libertà conquistate dalla nostra religione, dalle nostre rivoluzioni e dalle nostre scienze, decorano con il nome di « potenti misticismi» quelle propagande che ci promettono paradiso e grandezza, giustizia e vera libertà: e vanno dicendo che nulla abbiamo da contrapporre a questi misticismi - che non sono, in verità, che mistificazioni. È venuto il momento di passare alla controffensiva. Lasciamo i « misticismi scientifici» a quei popoli che ne hanno gran bisogno perché sono privati delle nostre realtà ed i loro capi sono costretti a mascher:ue quest'assenza con degli slogans. Non abbiamo per nulla bisogno di un misticismo « altrettanto potente » o « più potente » dei loro. A noi bastano pienamente i fatti. Quanto alle libertà, ne possediamo più di quante meritiamo. Quando avremo compreso che potremmo perderle, come 23 ecaGinoBianco

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