Guglielmo Petroni - Rivolta e comunione

sere una rivolta verbale, vuota e insignificante. È una rivolta di parata, capace solamente di provocare gli applausi di un pubblico credulo >>. Caillois ha fatto osservare che tutti i grandi rivoltati della letteratura, da Rimbaud, B;mdelaire a Verlaine, non solo hanno oggi la propria effige riprodotta sui francobolli postali, ·onore che non è mai spettato agli scrittori più << ligi >>, m~ hanno fatto scuola al punto che oggi la letteratura, la poesia, il teatro, per godere· di un prestigio, devono mostrarsi rivoluzionari: e gli sembra che se oggi tanto si scrive come scrissero Rimbaud, o Lautréamont, ciò non avvenga per via di una tragica e inesplicabile maledizione, bensì per effetto di una necessità conformista. << Si definisce rivolta, oggi, ciò che è la condizione del successo. Abbiamo raggiunto un tale eccesso nell'of .... ferta da far diventare la rivolta un atteggiamento vantaggioso. In una società priva di resistenzà, molle come la nostra, disperazione e rivolta fanno un· buon effetto: impressionano e non impegnano a nulla >>. Açcanto a questa rivolta conformista e corrispondente a una moda, ••Caillois è passato quindi a esaminare l'altra forma del1' atteggiamento sistematico, quella della rivolta per obbedienza. Secondo lui, quest'ultima. è sorta da una protesta contro la prima. << Credo sia per questo che alcuni · scrittori hanno preferito impeg1!_arsi,spinti spesso indubbiamente da nobili motivi, anche se meno nobili sono state le conseguenze. Lo scrittore che si è impegnato non ha possibilità di appello e deve continuare incessantemente .a fornire i pegni della propria· obbedienza, --poichè deve pagare quell'idea ste?sa che sta 25 biblìotecagin0b1anco

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