Paul Ignotus - La responsabilità degli intellettuali

sione con i fascisti. Ma non sarebbe inutile forse ricordare coloro che, dati i due feno1neni paralleli, bolscevismo e fascismo, ne avevano tratto la conclusione che fra i due non c'era in realtà alcuna differenza. Alcuni di loro, come Ortega Y Gasset, li respingevano a1nbedue senza distinzione. Altri, come numerose personalità tedesche o, per esempio, il belga Henri de Man che, al suo esordio se1nbrava dover diventare un i1nportante pensatore del socialismo, accettavano l'idea di un'Europa fascistizzata come un'altern_ativa sopportabile per gli europei del mondo rivoluzionario comunista. Voi tutti ricordate senza dubbio il vecchio capo co1nunista francese divenuto cc capo hitleriano » e i vecchi dirigenti sindacalisti entrati a far parte dello stato maggiore politico di Pétain. Poco importa di sapere se essi fossero in mala fede (quasi tutti, senza dubbio, lo erano, ma un uomo in mala fede non sa necessariamente di esserlo), ed anche costoro potevano facilmente persuadersi che, partecipando alla crociata antibolscevica, non facevano altro che servire le stesse idee un tempo professate con entusiasmo su posizioni di estrema sinistra. E durante i primi anni di guerra non mancarono degli scrittori - fuori dei territori caduti sotto il dominio hitleriano -, come ad esempio J ohn Burnha1n, scrittore pieno di idee che danno 20 BibliotecaGinoBianco

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