Sidney Hook - Il materialismo dialettico come filosofia di stato

Quel che è nuovo, nella filosofia del materialismo dialettico, non è la sua dottrina delle due verità, la comune verità scientifica (detta a volte metafisica) e la più alta verità dialettica. È piuttosto l'intensità e l'estensione del control~o politico delle arti e delle scienze indotte da questa ricerca di sicurezza. È come se, disperando di poter difendere razionalmente il loro programma politico, con il conseguente inutile sacrificio di milioni e milioni di persone per un futuro problematico che non promette di esser molto migliore del passato, i dirigenti dell'Unione Sovietica siano stati costretti a ripiegare sull'autorità di una dottrina mistica della quale essi soltanto posseggono la chiave. Un filosofo del partito scrisse prima dei processi di Mosca : << Plekhanov, e perfino Bukharin, non' sono stati in grado di fornire una esposizione inconfutabile del .materialismo dialettico anche perché in ultima analisi non seguivano una linea inconfutabile in politica >> (1 1 ). ·E chi mai segue una linea inconfutabile in politica? Evidentemente chi comanda le forze di sicurezza dello Stato. Si può argomentare che, dato che secondo il Diamat ( comune abbrevazione di << materialismo dialettico ») tutte le cose sono in rapporto l'una con l'altra, ur;i errore scientifico comporterà in· ultima analisi un errore nella teoria e nella pratica politica. In quanto esperti in politica, i commissari bolscevichi possono, pur senza ( 11 ) L. RuoAs, nel periodico americano Communist, 1935. p. 348. 29 BibliotecaGinoBianco

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