Raymond Aron - La mentalità totalitaria

tre atteggiamenti tende ad assumere una forma estrema: di .modo che, lungi dal combinarsi, essi finiscono col paralizzarsi l'un l'altro. I millenaristi, invece di. servir di stimolo ai progressisti, li combattono spietatamente, per paura che le riforme distolgano dalla Rivoluzione. Da parte loro, i conservatori, convinti che non si può resistere alla sovversione totale altro che rifiutando qualsiasi concessione, attaccano i progressisti. S'impegnano allora delle lotte mortali il cui risultato non dimostra né il buon diritto -dei vincitori né l'indegnità dei vinti. Non è possibile superare tali contraddizioni neppure sul piano della teoria. Nessuna filosofia della storia permette d'imporre dogmaticamente una certa politica; tranne che non si ricorra a mistificazioni del genere di quella che consiste ·nello séambiare un _evento concreto col termine ultimo della Storia. L'idea di fine; nella Storia, è necessaria; ma incarnarla in .istituzioni concrete non è lecito. Quando, dunque, dev.e operare e scegliere nel tempo, l'uomo non può sfuggire ai conflitti fra opposti valori e all'incompatibilità fra i vari sistemi. L'esperienza propria del politico è il relativismo. Pur mantenendo le incertezze inseparabili dall'essenziale relatività delle cose umane, il religioso ha il doppio vantaggio di non impegnarsi mai totalmente nei conflitti .temporali e di poter giudicare questi in funzione di criteri assoluti. L'ateo, da parte sua, non può che rischiare la propria vita per cause impure: egli sa che la sorte umana è di avanzare attraverso il dubbio e l'errore; la dignità, quindi, non sta nella volontà di farsi Dio, ma nella saggezza che consiglia di non pretendere di realizzare l'assoluto. - L'umanismo ateo non può essere altro che accettazione dei limiti dell'esistenza umana. 74 B1bliotecaGinoBianco

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