Raymond Aron - La mentalità totalitaria

quelli dei partiti trionfanti, lo scambio d'informazioni fra i paesi situati dai due lati della cortina di ferro è · abbastanza intenso perché l'ignoranza dei fatti, lungi dal1' essere una spiegazione, sia un fenomeno che esige esso stesso di esser spiegato. Rimane in ogni caso il fatto che nel seno della medesima comunità nazionale, accanto a noi che ci diciamo, a più o meno buon diritto, amici della libertà, esistono degli amici della tirannide, degli uomini i quali, pur servendosi delle stesse parole di cui ci serviamo noi, ci appaiono amici della tirannide. Perché? Le ricerche fatte su questo fenomeno psicologico, o sociologico, non son state sterili, anzi, in un certo senso, persino troppo feconde. Si son studiati i procedimenti staliniani d'infiltrazione nei vari ambienti, si son messe in luce le regole sempre efficaci di questa tecnica (presentare il comunismo ai non-iniziati, ai simpatizzanti, agl'indifferenti, alle masse, come se esso fosse in• armonia con le aspirazioni più universal~ e con la continuità della tradizione nazionale, sbocco naturale di ciò che han desiderato e ·voluto da sempre tutti gli uomini di buona volontà); s'è analizzata la diversità indefinitamente variabile dei mezzi, dei linguaggi, delle giustificazioni, delle parole d'ordine. Tale studio ha una sua indiscutibile utilità, dato che l'opinione pubblica, e spesso anche quelli che dovrebbero informarla, si mostrano incapaci di capire la tecnica comunista e di opporvi la parata efficace. Lo si è ben visto a proposito dell'azione dei Partigiani della Pace, dall'Appello di Stoccolma fino alla Conferenza di Mosca. Così pure, passando dalla tecnica d'infiltrazione ai 18 BibliotecaGinoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==