Raymond Aron - La mentalità totalitaria

liano non è veramente isolato nel paese: costituisce, sì, un contro-Stato, ma pochi son quelli che se ne rendono con(o. Anche se non potrà ottenere una maggioranza assoluta nel prossimo avvenire, esso non ha perso la speranza di disgregare la maggioranza atlantica e d'avvicinarsi quindi, con un giuoco d'infiltrazioni e di combinazioni parlamentari, a quello che è il suo scopo unico: il potere. Non sono affatto sicuro che la differenza di tattica fra il PCF e il PCI sia stata concepita e voluta dal Cremlino. Probabilmente, nei due paesi, i capi hanno eseguito le istruzioni secondo il loro temperamento e le loro in-· clinazioni. È a Togliatti, mi pare, che si deve la facciata di rispettabilità e di non-fanatismo del comunismo italiano. Importa dunque tanto più rammentare instancabilmente che il comunismo italiano va giudicato non dai discorsi dei suoi dirigenti, ma in base ai quasi quarant'anni d'esperienza sovietica, esperienza cui sono ormai da dieci anni soggetti cento milioni d' europei non russi. La storia recente del fascismo e l'accoglienza fatta agli ex-fascisti nel PCI hanno forse preparato gli italiani ad accettare questo partito totalitario che s'installa all'interno della democrazia, ne rivendica i privilegi e ne trama la rovina? In qual modo dissipare l'illusione, impedire il doppio giuoco, rende,r vana la contro-assicurazione? Mi guarderò bene dal rispondere a queste domande, dato che mi mancano gli elementi di giudizio. Ma è certo che il problema esiste. * * * In tutti i paesi d'Occidente, la lotta contro il comunismo comporta due aspetti principali: da una parte, oc15 I BibliotecaGinoBianco •

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