Associazione della stampa - Commemorazione di Benedetto Cairoli

-44Non era nè poteva essere quel progetto di legge tutto quello che si poteva fare per Roma, n1a fu mollo avuto riguardo alle opposizioni allora incontrate. Ora il Cairoli ed Agostino Depretis, Nicola Fabrizi, Quintino Sella e Francesco Crispi che con lui lo difesero, hanno lasciato a quest'ultimo, il solo che ci sia dato salutare superstite, la responsabilità e l'onore di cotnpiere l'opera iniziata, riparando ad un tempo agli errori commessi e provvedendo efficacemente perchè la nuova civiltà e l'idea novella abbiano qui la loro hnpronta, e la terza Roma sia anche nel suo decoro esterno la rappresentante vera di un' Italia grande ed unita. E la sua vita contrastata ed operosa ci assicura che Francesco Crispi adempirà il legato di Benedetto Cairoli. Non ricordo nè l'abolizione del macinato nè quella del corso forzoso, nè le feconde discussioni che assicurarono ad un altro Ministero l'onore delle riforme politiche. Solo noto che il Ministero Cairoli fu operosissimo e che esso tenne fede al suo programma. E, spinto oramai dal tempo, non mi soffermo sul fatto di Tunisi (1). Il fatto di Tunisi venne preparato nel 1878. Se vi è responsabilità, essa ad altri risale. Torto del Cairoli fu l'aver ~ i-Q J,. , (~ u questo punto e sugli accordi con Bismarck nell870 leggere quanto , ) ,... , ' q ha • · itto Leone Carpi nel VI volume del Rism·girnento Italiano. ..., c; "cSVfJ0\'2>

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