Associazione della stampa - Commemorazione di Benedetto Cairoli

-412comune pericolo, dovea sorgere una mano assassina, che, cercando il cuore del Re, trovasse in Cairoli ehi la trattenesse dal compiere il misfatto. Avvenin1ento questo che fece dire ad un oratore radicale essere apparso quasi che la ,generazione dei 1nar·tiri s'interponesse f"ra il figlio di Vitto1'io E1nanttele e il fert·o omicida (1). Le dimostrazioni che allora ebbe Benedetto Cairoli, in 1nigliaia d'indirizzi ed in diecine di n1edaglie d'oro coniate in suo onore, non furono superate che da quelle veramente straordinarie che ebbe la sua fredda saln1a in agosto e che egli ha tuttora in paese e fuoti. Venne in Parlamento il 5 dicembre, e mentre più acerbe erano state lanciate le accuse contro di lui pei fatti di Arcidosso, di Firenze, di Pisa e di Napoli, mentre la maggioranza (263 contro 189) era decisa a condannarlo, tutti unanimi i deputati s'alzarono e fragorosan1ente per più minuti l'applaudirono. .. Il 6 dicembre parlò nobilmente: egli che t·ifuggiva da tutti ·i pentimenti che potessero rappresentare una deplorevole t·itr·attazione di p1·incipii, " egli che sapeva che l'essere in pace colla coscienza è il solo balsa1no alle am-arezze delle lotte inasprite dalle passioni; egli si sdegnava della guerra mossagli a Sinistra, mentre trovava ragionata l'opposizione fat- (l) Deputato Lui& i Ferrari1 discorf!o di ~ertinoro ,

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