Luciano di Samosata - Caronte

( 29 ) non si potrebbero aprir loro nemmeno con un trivello : di lanla cera l'hanno lurate , non altrimenti che fece ùlissc ai compagni temendo non udisse1·o il canto delle Sirene ; come tluuquc po· lr<'bbt•ro essi udirli se tu anrhc scopl1iassi per gridare? l'crocchè c1ucllo che il Lrlc suo fi1rc appresso , oi allri , fa in questo mondo la IX'slialitù. l'ìondimrno sono alcuni pochi di costoro che 11on si lasciarono chiuder le orecchie con la cera, ri,olti nUa ' eri là, c guardando aculanJcnlc le cose. Grido adunque ad essi ? l\IERCURIO E SUJICI'fluo il dire quello c·hc snnno : Ycdi comc S<'parati dalla schiera 'olgare ridono di quello che a' \'iene , c in nessun luogo c per niente piacciono loro le cose che si fanno , nnLi ch iaralllcnlc mo;trnno che han Sià f.'lllO consiglio di laSt·iarc la 'ila , c di rifugg irsi a Hl i , llCrocchè L'SSi sono odiati , rinfacciando a coslol'O la lor pauia. C.\JIOl\ '1'1': lo , i saluto o ,alorosi; pure o ~ l crcu 1 ·io , essi souo u10llo pocl1i. MI':I\CLI\10 E 11ucsli IAblano. ~la disccmli:uuo orn. C.\ROl\TE rua cosa sola a\'I'CÌ desiderio di \Cllcrc, Mcr-:u-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==