Luciano di Samosata - Caronte

( 23 ) slui sarà leslè imprigionalo c n colui avrà ad esser messa la lesta in otre di sangue ? Ma che uomo è quello o Mercurio che porta ambbiato il manto di poqlOra , c il diadema in capo ; al qu~le sta pr'Cscntando il cuoco l'anello dopo aver nt>el'!o un JlCSCC colà su ((UCII 'isola tulla circonda!a dal mare~ J Ch'esser ro nell' aspcllo egli dimostra. G , l\IERCURIO Tu sci mlente in far parodie , Caronte , ma quegli eire tu vedi è Policrate re di Samo il quale si crede in ogni cosa felice , pure egli DlCtk-sirno dalo in mano dal suo famigliare Meandro, eire gli o d'appresso, ad Oreta Satrapo sai".Ì messo iu cm· <Jc, cadendo miseramente in un punto solo tli tut· te le sue felicità ; pcrocchè anche questo l' ho U• dito da Cloto. CARONTE Benone Clolo , da brava , manda per ar·ia essi e le loro leste c appiccale ad un p<~lo : cosi imparino che sono uomini anch' essi. Frallanto sicno levati in grandezze , perchè la caduta loro abbia mi essere più dolorosa da cosi alto. Ed io ritlcr·ò ben io poi , r iconoscendoli tu!li quanti n~cl i Il(• Ila mia barchclla, scm~'\ la veste di porpora, scnt..:l la tiara , senza i lclli dorali. l\JEllCC!\10 E rosi andranno a finir le cose di costoro ; ma , cdi Caronte la gmn moltitudine? chi naviga , chi comballe, chi litiga, chi fa usura, chi duman· da la carità ?

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