Luciano di Samosata - Caronte

( 17 ) SOLONE Tcllo alcnicsc il quale c ben visse e morì per la palria sua. CRESO Ma io, schiuma di birbante, non li sembro felice io ? SOLONE Non posso sapcrlo ancora o Creso , se lu non sìi giunto al fa · ne dc' tuoi g iorni ; pcrc:hè di colesle cose la morlc è l'indizio più certo che sia, c l' m·crc insino al lcrm.ine comlolla fcliccmcnle la rila. C.\ROì\TE Bmvissimo Solonc , che non li sei dimenticato di noi , ma stimi che la stessa b:ll'chella nostra sia la giusta norma a ben giudicare di ciò. Ma chi sono coloro che Creso spedis~e , e che parlano sulle spalle? MERCURIO Consacm a l J>it.io malloni d'oro come mercede tlegli oracoli , per i quali dovrà poco dopo au.· darsene a garnlx! per aria ; ed egli è uomo che degli oracoli ya pauo. CARONTE Or è <Juello l' oro l' quel luccicante che r isplcnciC' d' un lmllido linlo 111 rosso l' pcrchè ne . ho sempre uc ilo parlare, ma ora lo vcggo la pmna 101Ja

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