Luciano di Samosata - Caronte

( IO ) sapient i Torrebbero dire di queste menzogne ? Sicchè sharbichiamo da prima l'Ossa , como c' in· sogna il verso c l' archilello Omero. > E poscr sovra l' Ossa J Il Pclio dalle foglie tremolanti . 3 Vedi come facilmente nello stesso tempo e poe· ticarncntc abbiamo bello c fatto. Lascia dunque ch' io salga a vedere so ciò basta , o ci bisogni mettere ancora sopra altre montagne - Capperi l siamo ancor giit alle falde del ciclo ; pcrchè dalla parte d' Oriente appena si discerne la Jonia c la J~ i dia , dall' Occidente non più che l' Italia c la Sicilia, dal Settentrione le sole terre di qua dal Danubio , e da quell' altra par te Creta non tanto bene; come pare dunque, barcaiuolo, sarebbe da sradicare anche l ' Oeta , c da porre Iinal· mente a cavallo a tullc il Parnaso. CARONTE Facciamo: bada solo che non avessimo a condurre un lavoro così diligente, che per l' a ltezza avanzasse og ni credere , e che poi, !allo un ca· pitombolo con tutt' i monti , non ci avvenisse di fare l' csperimcr~lo dell ' architettura di Omero con le leste fracassate. IIIERCURIO Sta di buon animo ; tu!lo questo sarà senza un pericolo. Trasporta l' Oeta ; rotoliamo sopra anche il Parnasso. Ecco io monto da capo - Duono ! io scorgo tullo , monta ora anche tu.

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