Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

CAPITOLO !T Xissolino, .\ngusto fl-io~annoli e altri e si decise di fa~ortre intanto le s~ggerite partenze di sin~oli volontari; peri'> si <·onsiderava (i11 mel'llo allt\ partenza in massa) che una guerra greco-tun·a a\robbc· forH<' determinate complicazioni noi r~sto d'Europa, por le quali non em bnona co~a che i nostri giovani e più f,. t·vitli elementi si fo,sero tutti tro,·ati in quel lontano ('ampQ di azion~. E questp considerazioni venivano con1unicatr ai nostl'i amici in .AtPne. ~la appena vi erano ;..:iunti eh<' (in data 23 marzo essi dirigc•vano a voi. GPnerale, ed a lll!' altre pressanti lettere. Cortfermn.vano che VO<'(' unaftame dell'opinione pubblica gn•ca era ormBi eh<! In. guerra fosse ine\•ita.bile. Con fermavnuo ovunque le l\Céoglknze corh•si c il nomt> italiano e quello di Oaribaldi lx>nt>dettì e invocati. ComuniC'avano eh<.' Amilcar(' Cipriaui era già partito per la fronti<'rQ. mac('- don(' con un(l. sellanti no. di ~iovani italiani, CO:tt ituiti in banda armata clw b'i sarebbe unita ngli altr i irregolnri p<'r aprire le ostilità.; c annulh'iavnno che altri venti giovani erano vaa·titi }H.'r rn.ggiung('rlo. C"i prf'Cisavano le nQtizic sulla" Le. gione iìlellenica internnzionnle: ,, costituita -dit•tro un voto de!J1L Camrra, t·~ .... a sa· rebb{\ stato. divisa per reparti ~ecom1o lo nazionalità., e i1 t•omamlo in <"apo ~arcb~ stato affidato a un ufficiale greco. Riferivano delle tn\ttative del colonnC'Ilo Bcrtf'l: il quale, giunto in Atone tn• o qun.ttl'o giorni pl'imn. di loro, aH•va otl'erto al Governo dJ co~tituire una lt:>gione di ,·olontari italiani; che perO dal patriota ~{arco Hsmicri s, pl'ima, quindi dal mini<:~tro dl'1la guerra colonnello Uetaxas (il quale a.vrebhe la bCra eònferito in propo~ito con .Oelyauni~) 'wevn.no potuto compn•ndere che il Governo avrebbe più volentieri trattato per una. eousimih• imprr~a ('On uno df"i Jì~li di Garibaldi, di cui l'arrivo era da tutti ~ollecita.to. Intìne i nostri nrnici insistevano per la imnwdiatn. partenza. di quanti più volontari poto\•an partire alla ~picciolata e per l'arruolamcuto di quelli eh~ poi ~arebbcro t;tati imbarcati in mas.-.n. su vapori Fìpecio.li. Mi comunicn.vtmo poi un cifrario di pnl'ole couvenzionalì <'he si barebbero \l'ate per i dbpacci tclegrntìci. Ma qualche giorno dopo arrivn~a una terza lett<>ra del dott. 'rolomei, il quale, con frequenti corrispondenze dirette contemporaneamento al Messaggero di Roma, incitava anche per le stampe.' i g-iovani a partire. ] n e~~a. tlra fotto ('t•nno a. un'altra lt'ttenl, diretta al nostro \ntouio ];-ratti. il quale, prima della pnl'tenza dei nostri nmid per In Grt-cia. 1\\·eva loro lletto f'he li avrebbe m.~ginnti appt.•na. liberato daJin lotta dell'urna {in quC'l torno di tempo bi pn\parasnno appunto in ltolia lf.l' elezioni genrrali, dali(' quali 'tue mt•mbri del nostro Comitatu u..civano fra. i nuovi eletti: ~\ntoniu Fratti a l.,,)l'lì C' .Fed<'· rico <: attorno n Rimini. \'i b i direvo. che i ,·olontRri pre::;enti in .\tent' unn ~t·ttantina si :-.f\tt•hhforn intanto potuti t\WCOg'li<"re in una. ~·ompngnin. ~otto il co~ mando di l·'rntti c quindi fnr pf\rtin• per In. frontien\; che il llinbtro ùella

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