Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

L.\ (' .\ \fJf'L\. H.O~~.\ traduzione di ;tlcuni d(' i ~at·cheg-g-int<ll'i- regolnd cd irrC_!{olari A"rCci -eh~ nella nntte avt•\':\no pn.1vocn1o il ptLnìco ed il fu~~i-fng-~i g-enerale nppo:>itamcnte per rubare. E 110i d incamminammo au~urando Joro una. ::;e,·era lezione. Ptwo avanti rng-g-inu~cuuno un piccolo manipolo di prigionieri tul'chi che }' c~ert·ito in riti rata tras{·imtva con ~c. n. II(• rl\-·rmopili. Giunp;emmo ]a !:iCI'n. n1 ponte a. 7 chilvmetri ùnlln citriL c colà pernottammo ]>Cr ilwito di <jUCl capitano del genio che lH_' twt•va pr('paratc lt' minr per farlo :-;altare in ca;so di bbogno. Si dol'lnì 1}\Ul."i tutti nella. cnpannn. do,·c cm cu!:-todita.. la. dinamite per la bbog-nn.. La mattina ..,p~uente d d~nmo Ja notizia. che alcune . che molte Camicie Ro::>se erano :-.tatc vi:-,tc am·ora a. Lamia. Xoi p<'ll:-.iamo ~i tratti di <faribaldi r~rri\·ato t•ol~l e deliberiamo di rotroccdcl·e; ci•\ cht· :-.i fa immantinenti col pt•nnes~o del capitano grPco molto impensierito per la ::;.nn materia. {";o;plu:-,iva che a. lui pareva. non incutc~so a noi molta sog-gezione. _\_ Lamìu. in\"l'CC non trO\"iamo piit nE";o;sunn. CamiciA. Ho~sa. C'informiamo e ~appiamo \.'hf' il generale t: ari baldi è lun~i ant'OI'n. tre g·iorni di cammino almrno, <·ho i Turchi t-iOno ~ii .. al di c1na dC~ l ver:-;ante dell'Othry:s. che le CamiC'ic Ro:;sc ,·edute la. :-.era a Lamia erano qua:-.i tul ti <3reci che fr\.<'evano parte del Corpo Goribaldino, ma non an•vano prc;o;u. aleuna }Jarte alla battag-lia cd ernoo bbuca.li coHl. non ::-.i ... a di dove. ript\rtendo poi ::-nbito per ~ttnta 1farina e ).loloo, dove ~eppimo arrivato altro t~ontin~nte di \·olontm·i spe..liti dal colonnello Oattorno. Lo .ste;o;;:;o giorno- riforniti di g;\llettc - :si riparte per le 'l'ermopìli . Due o tre dei nostri pcn\ :-.c n<' andarono a t'anta :Marina. Hidotti a. lH o 20, :sempre l'Oil la. nostra bandiera, ::;i rifiL la marcia in poche ore E" ;o;j arriva ,·er~o le :3 poml'ridianc alle sorgenti calde d('lle '1\•rmopiH. Pret'iSO il mulino ci fermiamo ~L ripo~a.re. D'un tratto viene un ufficiale greco a cavallo g-ridando: l( armbtizio, armistizio!, Noi pitì che altro &tanchi ed a.unoio.ti, uon .;e ne dinmo per intc~a. :.\la l' nfliciale ~i arresta e ci spie~a in buon frnnce:;e che è proclamato ufficialmente J'armistizio e noi si può ritornare a Lamia. Quel)t' idea. di ritornare in l'ittà. c di riav,·kinarci .al g-enerale Garibaldi ci rinfranca c si decide di ritornare nn po1 indietro per aver altre notizie e deliberare sul da fare. Ricordo che io la!-ciai, dopo poco, gli altri amici ·ChC', ancora :stanchi, non :si affrettr..vauo troppo a. riprendere il cammino gi~l percof'sO o lì sopra.vauzai con un ~ol compa!{nO. Lungo ii tiumc, }>res~o il 2o ponte (secondo venendo da Lamia) era il p1Lrco dell' ;uti!{lieria c lo ten d~ dello stato mnggiore greco. In quella. mi arcorg-o che tutti, uftìciali c soldati, o~~erva.vano attentamento Ja montagna poco al dio,;opra. di La-mia. vN·~o sinistm. Un fumo bianco rinnovantcbi, mobili::-simo, indirava cho colà. :-.i combatteva. I nterrog-ai in frnnce):ic un gro::;::;o ufficiale :sve- <leso addetto allo :-.tato maggiore, o da lui .seppi <-·he probabilmente qualche corpo avanzato turco, uon J.·apcmlo della COIIduR.ione drll' armistizio, <-'Ombattcva. con qualcho rep:1rto g-reco. Mi di:-::-.e po... itivo c sicuro l'armistizio, corne preludio deJla pace, e pnco dopo con altri nftìdali ~pronò il cavallo e :s· involb ver:-;o La mia. Ai compa~ni che <"i l'<lggittn!--ero poi spie~ai quanto sapeva e si deliberò di ritonw.re sui no~tri ~>ns:-.i. Intan~o ra!{~imu~emmo il primo ponte e: per esser ::-;opravvcnnta la. SE"I'Dl n accampamnw.

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