Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

CAPITOLO XYI Il 21 di mattini\ l'.Ì riprr~o Ja stra.dn. di .Lnmin. Col•'" ~wppimo clu~ 1'armh-.ti;.io 1•ra "'ta.to ~tipulato frl\ il prinl'ipe Costantino <'d J•:illwm Pt\sciù. p~·r ~1 or(' ~le ll liue di ~t·ppellire l morti e 4.'lw appunto in quf•ll"orn <·ra. spirato (·ra mezzod.ì J P pntenuw ricomin<>inrc le ost.ilitt,. Ci rhstcmmo o. gun.rdnrci nno\·amente inrt•rti sul <In. fare. lo ri,;aJii lo. città. nlta. e )>04''0 lonta.nu riconohhi le li nN' turchC\ o vidi to.;lu•re alrune bianche banùit'rc dte "t.•g-naxano una zona di tern·no neutro. Ritornai a rifl'rire, e €'n.mminnndo mta.voloi conven-ation('l con un mu~giore g-reco rit·hit'Ùcndolo di <>onsiglio. .E~H mi disst• <·he noi ~od dovt•vo. tt•ntar di raggiun~crc (;Mibaldi appena lo titato nuL~~iore ci 1\Ye"--se dnto una. guida. una direttiva, t•h'p~li stc~:-;o, il mn~~iore. z.o'incorico.\'t\ di richil'ilcre per noi. l <·ompagni 8!->.;Cn· t inmo in quell'avviso o ~i rimruse in attc:sa. ){n vf.'unc invr•<·c poco dopo un ordine ~"~plirito di andare a ~anta. '[orina e di là tra.\"~I'B.ndo H t._"()lfo n'<"arci a \lolos n 1'1\~:;iun!:;'('rc le altre Camiri~ H.osse ch'erano collL sotto gli ordini di un luos.,"'- h·IU.'Il tC di Oattorno. li colonnclto Vo.!-:sO.s, ci di!o:.!-it'f'O. ci ILvrcbbo l'OI.Ilnndati. La. ~C'ra ~te.."'S8. in treno ~i ra~::;-iunsC' Sflnta )larino. Colà tmvatnmo alt•uni t'ompagni rimasti da divcn;i giorni, altri che cmno andnti !:;ino a <..!alcide c poi n<~ t'l'ano torno.ti. Si nl'l'ivò o. formare un nnclco di :2;) o 20 veterani di l\lcreu. L._'\ mattina. del :?:! ei :si imbarcava c si nrrivtwa a. 'lolos. Formate due compagnie e chiamati alcuni tli noi 1\ funger dn. nffici~\li e ~ott'ufficinli dalla. fidndo. dei compag-ni, ~;i ripre-se una. certa forma, t-i rifece una nrg•uaiz:a:imlc un po" :-oeria. milita.resca. Occupammo due grandi stanze in una casucda abbastanza-di civile a..-.pctto (' l'i ri:;tornmm.o. Il giorno 23 pas:;Ò senza. incid<'nti e cosl pure- ISO ben mi :sovn~u :.."0 - il :? l mag~io. Hicordo ~Wio che lo. :;ero. ci diedero ordine di tro\·a.rci pronti IH..'f la mattina pn•:-otbsimo, pcrchè il colonnello voleva ordinO.I'Ci uno. pas..,cgginta verso la mont\~nn. vol<'ndo for~e !n..'4·iarci 1\Ceàrnpati in qualche dato punto che sarebbe stato aftidnto alli\ nostra dife~. :.\[a ad un tratto - eran le ~ c noi già ru......avamo- ci t-.\·~g-lio.no t' ordinano, o. noi tl<'l ba.ttng-lionc Mel'('u, di apprestarci a. p..utirc immt•diatam('nte. Detto fatto. -,i pensa a quo.ko"a. di ~rn.ve, si ~pera di (',.lS.SCr C'hi:unati am·om a combattert'. Cl f:.mno !'-CendC'rt' alla marina e ci imbarcano :su ,l'uno. tol'pt.'<1iniera, o via, verso S.J.nta. Marina. A bordo rl vien d<'ttO che Haribaldi è arrivot<> o. Lnmia, che C.aribnldi ci chiama o. lui t'd Ò un t•ntusiasmo in noi tutti. A Santa Marin1L prima d('lmsionc: il treno Bprciale eh~ doveva. C~:,er là. pNHlto 1wr vortarf'i n. Lamia. subito Ja. ste.ssa bC'ra non (l pro::1to per nienl('. Si C('t't•a. il mnt.•chinbtn c il fu~hi:-.ta c si obblig-nno ad o.\'viare H fuOt!O. 1h l'arbone non vt• n'In-.. c t•i (• g-iocoforza. a!T('slnrci e dormire hui va::.,roni, ti la bt'/lr doilt. Finalnwnte il giorno seguente alle H l:ti atTiva. a Lamiu.1 si rilrova. il nostro c·onHuulanh.• ll.treu, C'i l'CUtinm forti e ,j("uri sotto ~li onlini dirt'ltl del nostro ~('nl•rale, du~ tinallm•ntc era ant•h'egli qni giunto, coi battaglioni ~,., c :Jo.

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