Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

CAP!TOLO XVI 1~7 Coli\. mi fu ordinnto di far p~rvcnir(' la mia colono~ in Dronitza t·fl ordin€' • conforme drtti al mio uiutame maggiore ) 1\)bl"'., onde la IA"gioue part j ..... 1• il g iorho 16 ~tr ...so o la mattina del 17 alle 5 dt•l mattino nell:\ dirrzionf' eli Dra~ nit za, OV(ll rwn•bbe tro\'ntO il gros::;o del Corpo Oa.riba.ldino da voi fomnudntn. La mattina del .17 il ( 'omando ~mperiorc g r<'<'O in Domoko,., temendo rhe Ja strada fra Domokol-i e Dranitzn. fo -.e occupata dni 'rnreh i, impedì la partenza e tmtt('nne la L(·~ione in Domokos. Ver:;o le 10, i Ttm·hi c·omincia.ndo O.l::ipie~ar:"'i nella pianom, In Leg-ionp ehbe ordine di andn.z·o ad occupare le tl'iuc<'e inf('t'ior i, cioè quell l• moggiot·mcntc in proS:simit..\ dd Turchi. Tale ordint> fu rice\·uto c•on M·clnutnzionc• dai le-gionari t• colà. .si nv\•hu·ono con grnndi~imo entu~iasmo, coznpatti::-.simi. <'Untando r inno di Garibaldi t' provO<~ando htn~ il loro 4.'ammino ~H applausi e l'ummirnzione delle truppe o degli ufficiali g•·ct•i. La Legione andò ad orcupa rc una trincf'a CO!<.tru i ta pnmllelamentc alla !o;trnda cho conduce n .. Far~alo. t.>d in o.vanznta. dalla bath"rit\. maggiurmente e~ posta. I lcgionru·i entrat i IWlln. trinc('a rominciarono n. far fuoco con l"nlzo a 800 metri. L r urch i continuavano nd a.vanznl'(' IH.•Ila. pinnul'tl. in ordin(' sparso. Poco dopo <~adde il primo legionario, il valoroso furier ma2~iore Pini, aretino, colpito da una palla in fronte. Tntti gli utlìcinli, fuori delle trint'Ct', continuarono a da re unline ed Rt'4.'UÙirc alla. distribnlione delle cnrtuccie. Hei MI dolliri dci miei uflidali furono uccisi o ferit i mod;tlnwnte o J:!;'I'R\'l\mentc o. t.al punto dA. fnr temere per la. loro (':-.i ... tt·nz:a. )[o r i il Pan~eri, vn.loro~issimo utlkiale di t"omplemento tl<'q-li alpini. - Fu mortalmente fcl'ito il sottotenenh• (:nmpanoai; il :;ottotenf'ntc (.~ior..lanu HnrTH\ba. ricevette due pnllc in pit•no ]ll'tto che ln.sciano })()('il bp<:'ranza d i !ooa,lvnrlo. Il ~ttott•ncute Corrn.dctti. comandante la. primn. t·ompagnin. <:'bbe il ginO<"t·hio fmcas~ato1 fer ita che nt'<"C~:-.iter-.1 l"amputa.done della ~amba. ll sottoten('l\tt> l\tpuani ebbo duo feri te, unn alla coscilL t" l" altra nl linnco. Il ~ot totenenh• Bt"lli fu ferito alln. l<":-.tn. L'Amilt•:.t.rc Ciprinni, del cui valurf.' non(., d'uopo parlan-. combatt{'va t·~H pure frn i miei legionari ed egli fu ft•ritu come il vnloro~o Corrodetti all.dm.H~­ <."hio e pur troppo Ì)i duvriL proc{'dt•rC' t\ li' amput~zi one della J.,"llmba. Le p<'rd it.e su bi t(' do.gli ufiìcinli mostri'~ HO la loro condotta. \'oloro:;o. I'IH't·animento (•on rui combntt <'rono e in qual 1nodo t-.i e~po:;cro }Wl' incoragg-itu·t• i soldat i. Fra i ~:;otto-ufficiali sono pure Ùf'~ni di Jlll'nT.ione il Gihelli, il Catra~nini c l'Antonell i , non escludendo la condotto. ammirevole di t utti g-li nltri . 1 Jegionnri s tettero neJin. trin rl':\ tl!'~egna.ta durante ~E'ttt • orE' si no nl completo e.sanrimcnto delll~ è'artucC(> })()rtat.- con toro c di qnt"lle che con gran pe· r icolo il ) fo ..<·a e iJ sottotf'nente Co•rmLccioa. ~eppl•ro ripetutnmente prlwurare. p('rcorrendo l<" tlle coi muli car ichi <li c::utur('i(•. È meritevole pun' di menzionl' H portahnnùien\ )[n~troC'inque .\.lfr<'do. t»ottotenen te. ""

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==