Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

8 fare t'esistenza e non dare all'Europa l' igoomi · nioso spettacolo d' una ciuà la quale volonterosamente apra le porte all' invasore. Quà e là scor· gevansi ammutinati assembramenti , e ad un tratto riunendosi le masse nella magnifica Piazza del Nettuno dcterminaronsi di accorrere alla residenza del Pro-Legato 1 chiedergli armi ed ogni mez · zo di difesa. Detto , fatto, il Palazzo Governativo fu stipato di gente J ' ogni ordine che con incalzanti istanze di mandava il Preside, il quale onde acquietare il tumulto , fece rispondere che dal can to suo nou avrebbe mancato di tutelare il patrio onore, siccome ci ò che stavagli a cuore sopra o· gni altro bene terreno. Impertanto i tarnburri battono a raccolta , affine di chiamare la civica so tto l'armi a cu6todirc Jlordine interno del'!a Città; ma il Popolo che sperava quello fosse per lo contra rio un principio di ostilità in verso il nemico, alquanto calmossi attendendone ansioso il ri sul tamento Per ogni dove udivasi ripetere il grido all' arme , e ciascuno li eto v'accorreva pronto a sacrificare sè s tesso sull' altare del la patria indipendenza. Però l' impeto gen eroso del Popolo veniva bentosto fiaccato da un Procl ama del Pl'O· . Legato che raccomanùavasi a tutt'uomo perchè si abbandonasse l'idea della rcsi stenta, laddove non era modo di continuarla orrevolmente. Ed in ap· poggio delle sue esortazioni soggi ungeva che Je truppe e~tere al servizio "della Santa .Sede si erano l'Ìc?satc ~i h~tterc coll'austriaco stante la capitolaztone dt Vtcenza che lorll nel \•ietava, ostacolo pnre affacciato da altri corpi di li nea; che mancava la città d' ogni maniera di apprestamenti

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==