Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

44 giusta loro vendetta. Ma i Rappresentanti il go· verno , tra perchè trepidavano temendo la ferocia di que' ribaldi, trà perchè non sapevano realmente a qual partito appigliarsi, !~sciavano la città immersa nel lutto e nella magg10re desolazione: dal che ne seguitava la crescente baldanza di coloro che nelle ore le più chiare del dì e per le vie le più popolose davansi senza scrupolo a delinquere. La Guardia Civica non poteva agire, perchè affatto sprovista d' armi in conseguenza de' passati avvenimenti ne' quali il popolo vuotò i Quartieri: i Corpi Franchi che qni trovavansi non volevano o non potevano porsi a contatto della plebe; e così que' mauigoldi passeggiavano le vie quasi sgombre di persone conciossiachè i pochi che le percOI'revano temevano ad ogni atmo d'essere ag· grediti. Forse i Rappreseutanti il Governo non determinavansi ad agire pcrchè da un momento all'altro aspettavano il Cardinale Ama t, oggi deputato a Commissario straordinario nelle Lega· zioni? Dunque s' Ei tardava ancora un poco la città avrebbe Ùo1•uta soccombere sotto le rovine dell'anarchia? Ah , mi si perdoni, ma i Signori Rappresentanti mostrarono o poco cuore, o nullo intendimento. Un orgoglioso che fosse sorto a dettar legge, un pazzo che avesse imposto a suo ta~ento , sarebbero bastati ad intimorire quel Comitato che faceva tanto strana pompa di Ordini di Cootr'ordini ,di Proclami, di Notificazioni e va di~ dicendo. Povera Italia! Se i tuoi figli la segui~ano a battagliar con le sole parole, tu sei perduta e perduta per sempre. Intanto l'austriaco non perde un istante ù' oprare ed opra con saggezza a nostro danno ed ha ragione, Ei disse di sgomberar lo

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