Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

56 dette e mentite dalle opere , perocchè quando pure sorgessero dalla tomba i Ciceroni e ,i De: mosteni, non basterebbero a difendere la causa austriaca in faccia all' offesa umanità. Sono troppo fresche le piaghe di Polonia _e d' Italia perc.hè elle possano nascondersi sotto 1l velame delle politiche astruserie. Il gran sole della "erità disci oglie le dense nubi degli inganni e i monumenti dell'austriaca barbarie rimarranno perenni. La posteri tà vi s! solfermerà inaridita, ed avralli siccome li hanuo 1 presenti , in esecrazione. (1) . E seguita poi il nostro Oratore a dolersi dell' odio ingiusto che soffìasi da alcuni fanatici nel petto della plebe, contro l'Austriaco. ln primo llJogo dirò che non v'ha bisogno di man t ice per accendere nel petto degli italiani l'antipatia che naturalmente scute per la teuton ica preponderanza, quindi v'aggiungo che se I' italiano odia l' austriaco ei n'ha ben donde; troppe sono le atrocità ch' egli ha patito dal giogo dell'impero, perchè possa amare ed accarezzare il popolo aie· mauno. Null ameno, siccome l'itali ano sortì dalla natura docilità di costumi e generosità di cuore, io penso che se l' Austria sgombrasse l'Italia, l' Italiano deporrebbe ogni odio e rimembranza del passato. Essi porterebbonsi coi fatti loro co- (l) Peccato che il bra,·o Lord non abbia chiamalo in soccorso rlella sua tesi le auree dottrine del Gesui ta P. Taparelli, ei , .j avrebbe assaporato una squisitissima pietan~a, .J?~ichè qu_el Hever~ndo .assai g li avrebbe provata l ullhta che r1sulta ali ltaha dall'Austriaco Impero.

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