Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

28 vano vest1t1 ed è quì )' errore in che incorsero ' . . . . . . alcuni che supposero avere 1 CIVICI 111 assa1 poca quantità presa parte alla lotta, perchè poca quantità vidcst in quell' ora vestita in umforrne; ma a loùe del vero la Civica Bolognese non fu nello scontro seconda a niuna altra arme che pugnasse in quel dL Le tettoie dr·lle fabbriche situa te di fronte ed ai lati della Montagnola, erano ghermite di gente che scaricava su quegli sgherri, che coll'avi· dità della tigre l ambir volevano l' umano sangue, attendendo poscia il momento propizio per abbattere edifici , incendiar case ed entrarle poscia a depredare. Pareva loro facil cosa, domare l' ardire d ' un popolo , che chiamaronlo , fra loro stessi , vigliacco. Sciagurati ! il fatto più volle vi provò che cosa sia un popolo irritato, e se l' italiano di qualunque città il vogliate, sia vigliacco o ardimentoso. I Toscani , secondo la Gazzetta d'Augusta dello scorso Aprile, eran mandre di Pecore che s' involavano al primo sparar d'un fucile, eppure i poveri Toscani nelle loro dislfatte, inseguarono come si sappia morire snl campo d'onore. Ma l' Austriaco gonfio delle recenti vittorie ~ipnrtate sui piani d~ Lombardia, non so se pe; I~t~ot ~nz~ o per tradtmeuto di chi reggeva la mihzta Ha !tana, prendeva tutto e tuui a gabbo e combatteva schernendo il nome ital iano avendo b~n dt sovente sul labbro una bestemmia, sua prediletta frase ( Porca taliane ). Così essi in combattendo vanno ululando non altrimen ti di fiere lorchè appicchi no una zuffa. Leuore mio dolce ti dirigo ora a Porta

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