Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

27 co lo provocò per soprassello colle sue pretese; cosicchè può dirsi che il Pappero cadesse da sè nella melmelta. Da ogni lato udivasi il grido dell'allarme e lo sparo J el fu ci le. Poco tardò ad udirsi pur anco il rimbornbo del Cannone, lo scoppio delle -bombe, il fischio della mitraglia, dei razzi e d'ogni altro materiale di guerra. In quel torno med esimo si accorreva alla pugna tlo,·e ella più ardeva, le donne formando han ica te erano aiutate dai fanciulli che si prendevan giuoco de' proj cuili, ora spegnendo il canapo delle bombe, ora arrotolaudo per le vie le palle de' cannoni, ora intascando la sparsa mitraglia. E ccola, eccola, ~ridavano i mon elli , e s'accalcavano intanto l' uno sull' altro chi vcrS'llldo l'acqua sugli incenJiari razzi, chi strappandosi di mano la fune micidiale. Piero, e due dei merlotti, e tre, e quattro; così dicendo contavano i morti austriaci mano a mano che yedcvauli cadere sul suolo. Lo sp~ttacolo a chi ben lo cousiderava era ovunque impouente; cd accrcscevane la tct raggine il lugubre tocc.) delle Can1pane tutte della città che suoua,·auo a stormo, e cui rispondevano quelle delle vicine Parrocchie della campagna: pelÒ il luogo del m~gg iore pericolo e che in seguito doveva esser quello della maggiore gloria pei Bo· logncsi fu la l\1ontagnuola, formidabile posizione, do,·c il nern:co avvauzatosi a marcia forza - ta dalla Po1taGalliera con Fanti, Cav,.lli cd Aniglieria , si di spnse io ordine di baLtaglia pi antando ai lati due cannoui da 12, e u<'l mezzo un Obizzo che vorni tò per ben tre ore la Ili Orte. Molli Civici accorsero tale e quale si trova-

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