Bonaiuto Del Vecchio - Sugli ultimi fatti di Bologna

26 Il Lettore bene intende che mentre il ProLeg&to percorreva ansioso or l' una or l' altra delle Porte della città per darsi in ostaggio al nemico ed impedire le offese t il pn(lolo aveva dato principio alla sua lotta , anzi lorchè il Pro-L('gato entrò nuovamente la sua rcsidenza t era il b()llor della zuffa. Le buueghe llllle serrate, e le strade deserte fuori quelle dove fen·eva la pugna. Il giusto sdegno del Popolo giunse al colmo allorchè fu sci<'ntc delle ri chieste dell' Austriaco e d'indi in poi egli non ascoltò che la voce di una giusta vcucletta : sicchè non più attendendo ai eletti nè agli scritti t all' opra soltan· to si dispose. Intanto che a S. Felice comincia,·ano ]e ostilità dal disarmamento del so ldato d' ordinanza per parte del pnpolo c dalla scarica sul popolo fatta Jallc guardie austriache che ne custodivano la porta, alle Lamme alcuni Dragoni venivano feriti: fuoti Porta S. Marnmolo un altro Picchetto ne \'eni,·a posto in fuga dopo a\'erne lasciati due morti sul suolo ed altri malconci che si diressero uullamcno barcolando a Porta Mag· giore : pure colà uno di essi trovò la tomba dopo di avere più volle percorso lo stradale da quella Porta al Foro Boario. . Era intenzillne degli Austriaci di guadagnare d colle S. Michele, piantarvi sopra i Cannoni e distrugge re la ciuà , ma noi poterono , tanto fu la massa elci Popolo che glie l' impedì prevedcndone le terribili cons<>guenze. . ~na fa,·il.la apprese quel fu oco cl1e doveva daventre uua ammcnsa voragiuc. Tra che il Po. polo era iroso e vago di battagliare , l' Austria-

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